Sylvester Gray dal Tennessee al Panathlon Club Pesaro L’ex cestista e la scrittrice Paola Rivalta hanno raccontato la storia del campione NBA ai soci del Club pesarese
DA PESARO:
Dall’incontro su un campo da golf marchigiano al libro “Sylvester. La storia di Sylvester Gray” (2023), Paola Rivolta e Sylvester Gray hanno ripercorso la tortuosa vita dell’ex giocatore di basket Gray e tratteggiato il mondo della pallacanestro statunitense e italiana degli anni ‘80 e ’90 insieme ai soci del Panathlon Club Pesaro presieduto da Angelo Spagnuolo.
«Ci siamo incontrati per caso su un campo da golf – racconta l’autrice Paola Rivolta – lui aveva questa storia da raccontare e ha chiesto informazioni a Luigi Scarfiotti, proprietario del campo, che avevo conosciuto lavorando ad un altro mio libro dedicato al mondo dei motori. Abbiamo iniziato così questa avventura. Attraverso il racconto della sua vicenda umana e professionale ho scoperto il mondo della pallacanestro americana, dalle High School all’NBA, un mondo certamente meno dorato di quanto si creda. La carriera cestistica porta Sylvester in giro per il mondo e ovunque è apprezzato ed amato. Era un giocatore anomalo, non seguiva le mode, non frequentava locali e party. Gli interessava giocare, mantenersi allenato, fare una vita tranquilla, aspetti che lo discostavano dagli altri e che molti non accettavano. Sylvester ha scelto di raccontare la sua storia perché sia di esempio ai giovani. Perché non succeda ad altri di dover subire decisioni dettate alle proprie spalle, come è accaduto a lui. Ha avuto una grande forza, è passato attraverso queste vicende preservando se stesso, la sua etica. È un messaggio importante per i giovani».
«Il basket mi ha portato via da Millington nel Tennessee, da una situazione economicamente difficile. – Inizia così la sua testimonianza Sylvester Gray - Quando ero giovane non capivo la parte politica dello sport, a me interessava solo giocare. Nel mondo dello sport c’è sia positivo che negativo, chi ti vuole bene e chi ti vuole male, quando sei giovane è importate trovare chi ti vuole bene. Da Millington sono stato catapultato in NBA a Miami, due universi completamente diversi. Ho giocato con il cuore, come il mio solito. L’esperienza sul campo è stata bellissima, a differenza di altri aspetti meno nobili al di fuori del parquet. Quando sono arrivato in Italia non conoscevo nulla di questo paese, l’ho scoperto e amato visitando musei e le sue bellezze. Ho scelto di restare a vivere qui, in Italia, nelle Marche. Ho una figlia qui, mi piace stare qui, la vita qua non la cambierei per niente, si sta molto meglio che in USA».
«Il messaggio di Gray – commenta il Presidente del Panathlon Club Pesaro Angelo Spagnuolo – è molto significativo perché ci fa capire come anche nello sport, soprattutto quello professionistico, ci siano tanti aspetti da migliorare affinché prevalga compiutamente l’affermazione del fair play e dell’etica sportiva, principi molto cari al nostro sodalizio».
Tra gli ospiti della serata il Governatore Area 5 Panathlon, Stefano Ripanti; il Presidente del Panathlon Club Rimini, Gianluca Riguzzi; la Presidente del Lions Club Pesaro Della Rovere, Eleonora Rubechi Mensitieri.